Profilo

Moreno Cedroni, nasce ad Ancona il 09 Luglio 1964.

 

È tra gli chef italiani più innovativi della cucina internazionale.
Nel 1984 apre La Madonnina del Pescatore, ristorante incastonato nella splendida cornice marchigiana. Nel 1996, viene premiato con la prima stella Michelin, nel 1999 con il “Sole” di Veronelli e nel 2000 con le tre forchette del Gambero Rosso.
Proprio all’inizio del nuovo millennio, apre nella baia di Portonovo ad Ancona, il Clandestino Susci Bar, un punto di riferimento per gli amanti del crudo, una storia di profumi e sapori sempre nuovi che si susseguono armoniosamente. Ogni anno un menu a tema, che ha visto nel tempo intrecciare storia e letteratura, i miti immaginari delle fiabe a quelli realmente esistiti negli anni ’50, fino ad arrivare alle divinità dell’Olimpo.

 

Nel 2001, esce il primo libro Sushi & Susci, edito dalla biblioteca Culinaria. Il 2002 vede, invece, la pubblicazione del libro Martini solids, un libro che spiega i “cocktail solidi” creati per Martini &Rossi.

 

Apice della creatività e dell’innovazione nel mondo della ristorazione, nel 2003 nasce la prima salumeria ittica: “Anikò”, nel dialetto e nella lingua parlata di Senigallia significa “tutte le cose”, un chiosco che propone un street food di qualità, una sorta di proiezione della Haute Couture che trova la più giusta ridefinizione in un prêt-à-manger”. Contestualmente ad Anikò, nasce l’Officina Cedroni, un laboratorio sperimentale a marchio CE dove vengono prodotti, salumi e conserve di pesce, marmellate, confetture e sughi ed altri prodotti selezionati e confezionati.

 

I riconoscimenti ricevuti parlano da soli. Tra questi, due “Stelle Michelin”, il “Sole” di Veronelli, tre “Forchette” del Gambero Rosso, il premio svedese “Kungsfenan Seafood Awards”.

 

Dal 2003 Cedroni ha sposato la causa della Fondazione Airc. In particolare, sostiene l’iniziativa “Le Arance della Salute”, realizzando ricette gustose e rispettose dei principi della sana alimentazione, ecco perché ha scelto di sostenere Airc e di affiancarsi ai ricercatori per comunicare l’importanza della sana alimentazione per prevenire il cancro».

 

Nel gennaio del 2004, il libro “Multipli di venti” in cui racconta i primi vent’anni della sua carriera.
L’altissimo riconoscimento della seconda stella Michelin per la Madonnina del Pescatore arriva nel novembre 2006.
Per la padronanza e la tecnica nel maneggiare la materia prima, per la creatività e la capacità di intrecciare tradizione e innovazione in cucina, nell’ottobre 2008 lo Chef Cedroni viene dichiarato vincitore del premio Svedese Kungsfenan Seafood Awards.

 

noIl 2011 vede l’uscita di due libri: “Maionese di fragole” edito da Mondadori, il primo libro di narrativa con consigli di educazione alimentare per bambini, ed un prezioso libro di ricette che raccoglie invenzioni e rivisitazioni dei sei anni più recenti. Mentre nel 2014 esce “Susci più che mai”, edito da Giunti. Nello stesso anno, non solo lo Chef entra nel consiglio direttivo della Fipe, ma diventa Ambassador per l’Expo 2015.
Parallelamente, un notevole riconoscimento giunge nel 2012 dal The Wall Street Journal che inserisce la Madonnina del Pescatore tra i migliori 10 ristoranti di pesce d’Europa.

 

Nel 2016 Moreno Cedroni a Top Chef conduce il programma con Giuliano Baldessari, Mauro Colagreco e Annie Féolde.

 

Riconosciuto vero e proprio inventore del susci all’italiana, a febbraio 2018, Moreno Cedroni è stato nominato dal Norwegian Seafood Council ambasciatore dello Stoccafisso di Norvegia, per la sua straordinaria familiarità con il pesce e la sua innovativa reinterpretazione di questo ingrediente in cucina.
Anno ricco di soddisfazioni anche il 2019, in cui, oltre alle grandi conferme che hanno visto protagonista la Madonnina del Pescatore, lo Chef è stato premiato dal Gambero Rosso con il premio Innovazione in Cucina.

 

Il mondo di Moreno Cedroni, con la sua filosofia e i passi tracciati in quest’evoluzione della cucina italiana a cui lo Chef sta dando un significativo apporto, sono infine celebrati nel libro pubblicato sempre nel 2019 “Cedroni – Il pensiero creativo che ha cambiato la cucina italiana” edito da Giunti.
Nel 2020, dà vita a : “The Tunnel” il laboratorio di ricerca e sviluppo che si propone di convogliare il meglio della tecnologia applicata alla cucina.
Il 2021 inizia con la creazione dell’orto marino, di fronte la Madonnina del Pescatore, un progetto di comunità che restituirà il paesaggio architettonico marino che ha connotato il lungomare di Senigallia negli anni 60, un progetto legato alla memoria, il ricordo della nonna che raccoglieva gruni, acetosella e malva in quel lembo di spiaggia. L’orto avrà anche la funzione importante per il ristorante, infatti sono state messe a dimora erbe aromatiche della macchia mediterranea, ci sarà un vero sentore di mare in tutti i piatti che vogliamo proporre.

 

Numerose nel corso della carriera sono state le partecipazioni a congressi gastronomici del calibro di Identità golose, Lo mejor de la gastronomÍa, Gastronomika, Omnivore. Molteplici anche le collaborazioni e consulenze tra cui quelle con Moschino, San Resort, Baglioni Hotels, Lavazza, San Pellegrino, Mc Cann.

 

Estro, creatività, curiosità, sperimentazione. Trentanove anni di storia e storie, di duro lavoro, ma anche di genialità, esperienze nuove, viaggi che vanno dalla tradizione all’inesplorato da raccontare.

“All’Expo aggiungo del valore, aggiungo dell’olio extravergine di oliva sia perché identifica il mio territorio – questo è un olio di oliva raggia – e identifica tutta l’Italia, sia perché  per il mio lavoro di cuoco è un ingrediente indispensabile, non saprei come cucinare senza olio extravergine….(leggi tutto, vai al sito expo)

Dopo un’introduzione al mondo del sushi, con la sua filosofia, i suoi riti, le sue tecniche, ecco una straordinaria galleria di creazioni inedite. Dalle ”collezioni” che sono già un classico nei locali di Cedroni si passa ai nuovi maki, che traggono ispirazione dal mondo, fino ad arrivare al piatto forte: ricette regionali rivisitate in chiave susci, in un viaggio dalla Sicilia alla Valle d’Aosta che non finisce di stupire.